Valori della glicemia post prandiale

Christine Zalnieraite

2021 lug 19

6 min leggi

Se stai cercando di gestire il diabete, sai già che è importante tenere traccia dei tuoi livelli di zucchero nel sangue. Ma come bisogna gestire un picco di glicemia dopo aver mangiato? Questo fenomeno si chiama glicemia post prandiale e, se si eseguono alcuni semplici passaggi, è possibile tenerla sotto controllo e diminuire la probabilità di incorrere in problemi di salute. 

Che cos’è la glicemia post prandiale? 

La glicemia postprandiale è un valore numerico che indica quanto glucosio è presente nel sangue dopo 2 ore dalla fine di un pasto. 

I livelli di glucosio iniziano a salire circa 10 minuti dopo l’inizio di un pasto. A circa 1-2 ore dalla conclusione di un pasto sostanzioso (come una colazione abbondante, pranzo o cena), i livelli di glicemia nel sangue raggiungono i picchi massimi della giornata. Questo fenomeno è legato all’entrata in circolo del glucosio derivante dalla digestione degli alimenti ed è normale se rientra entro certi limiti. 

La glicemia postprandiale viene controllata dall’insulina secreta dal pancreas, allo scopo di favorire l’entrata del glucosio ematico nelle cellule, che lo utilizzano a fini energetici o lo trasformano – soprattutto a livello epatico – in riserva metabolica (sotto forma di glicogeno e/o trigliceridi). 

Valori glicemia post prandiale 

Il valore della glicemia post prandiale è solitamente espresso in mg/dl (milligrammi di glucosio per decilitro di sangue) o, anche, in mmol/mol. Nelle persone sane, i livelli glicemici post pasto salgono raramente oltre i 140 mg/dl (7,8 mmol/l), per poi ritornare ai livelli base entro 3-5 ore dall’ingestione del cibo. 

Glicemia a digiuno e pre-prandiale 80-120 mg/dL (4,4 -7,2 mmol/L)
Glicemia post-prandiale Meno di 180 mg/dL (10,0 mmol/L)

Qualora sia possibile senza incorrere in rischi di ipoglicemia o altri effetti dannosi, è indicato mantenere la glicemia a digiuno tra 80 e 130 mg/dL e quella post-prandiale (tra 1 e 2 ore all’inizio del pasto) sotto 160 mg/dL. 

Se il valore riscontrato tra una e due ore dal pasto risulta compreso tra i 140 mg/dl e i 199/dl si dice che il soggetto è border line. La risposta insulinica sta diminuendo, sta rallentando ed è bene prestare molta attenzione, seguendo una dieta povera di zuccheri per evitare di soffrire di diabete. 

Se i valori, invece, arrivano a superare i 200 mg/dl di sangue, allora si è sicuramente affetti da diabete.

Quali sono le conseguenze per la salute? 

Nelle persone con diabete manifesto la glicemia postprandiale sale oltre i livelli considerati normali. Col passare del tempo, il ripetersi di fenomeni iperglicemici postprandiali finisce col danneggiare occhi, reni, nervi e vasi sanguigni. 

Nel corso degli ultimi decenni, l’iperglicemia post-prandiale (PPG) è emersa come un importante obiettivo per il controllo del diabete perché: 

● prove consolidate dimostrano che un miglior controllo glicemico si ottiene controllando anche la PPG oltre alla glicemia a digiuno; 

● anche se ancora non confermati, alcuni studi dimostrano che la PPG potrebbe essere un fattore di rischio indipendente per complicanze cardiovascolari. 

L’iperglicemia postprandiale, generalmente, inizia prima del diabete di tipo 2, quando il paziente si trova ancora in uno stato pre-diabetico, definito di alterata tolleranza al glucosio

Come si misura la glicemia post prandiale? 

La glicemia postprandiale viene generalmente misurata attraverso il test da carico orale di glucosio (OGTT). In altri casi, questo parametro viene rilevato misurando la glicemia 2 ore dopo l’inizio di un pasto completo, contenente circa 100 grammi di glucosio e preparato secondo le normali abitudini. 

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Di solito 3 giorni prima del test, bisogna seguire il consueto regime alimentare. Il prelievo del sangue si esegue esattamente 2 ore dopo l’inizio del pasto; durante questo periodo non bisogna fare attività fisica, bere o fumare.

 

Chi dovrebbe controllare la glicemia post prandiale? 

L’ADA raccomanda che alcune determinate categorie di persone testino i livelli di glicemia post prandiale e di zucchero nel sangue più frequentemente, tra cui: 

● Donne incinte con diabete gestazionale 

● Donne con diabete di tipo 1 o 2 in gravidanza 

● Persone che provano nuova insulina o un nuovo dosaggio di insulina ● Persone con diabete difficile da controllare 

● Persone con una storia di glicemia alta dopo aver mangiato 

● Persone che assumono più farmaci e sono a rischio di glicemia alta o bassa 

I livelli di glucosio nel sangue variano in momenti diversi durante il giorno per un periodo di settimane. Pertanto, è importante controllare la glicemia a intervalli regolari per fornire informazioni accurate al proprio medico.

Come può essere trattata la glicemia post prandiale? 

Ecco ora alcuni suggerimenti per trattare e tenere sotto controllo la glicemia post prandiale:

Utilizza un medicinale adatto a te. Il giusto programma di insulina o farmaci può fare una grande differenza. In generale, per intervenire nei picchi post-pasto, i farmaci che si attivano rapidamente e per un breve periodo sono una scelta migliore di quelli che funzionano lentamente su un lungo periodo. Il tuo medico può raccomandare le opzioni più adatte a te. 

● Tieni sotto controllo la glicemia prima e dopo i pasti. 

Fai attenzione a cosa mangi. Limita i dolci, il pane bianco, il riso, la pasta e le patate. Questi prodotti tendono a innescare picchi post-pasto. 

Anche il tipo di grasso che mangi può influire sulla glicemia post prandiale. Uno studio mostra che potresti essere in grado di frenare i picchi di zucchero nel sangue dopo aver mangiato se eviti i cibi con molto burro e scegli invece un pasto fatto con un po’ di olio d’oliva. 

Fai colazione ogni mattina. Anche quando hai fretta di uscire dalla porta, non essere tentato di saltare la colazione. Uno studio mostra che le persone con diabete che non fanno colazione raggiungono picchi di zucchero nel sangue più alti dopo pranzo e cena. Un piccolo studio mostra che quando le persone facevano una colazione da 500 calorie contenente il 35% di proteine, i livelli di zucchero nel sangue post-pasto erano inferiori rispetto a quelli che avevano iniziato la giornata con cibi ricchi di carboidrati. In ogni caso consulta il tuo medico per conoscere cosa è giusto per te. 

Vai a fare una passeggiata dopo cena. È un’abitudine salutare per tutti, ma se hai il diabete, è anche un buon modo per bruciare il glucosio extra introdotto con un pasto.

Scritto da

Christine Zalnieraite

Christine è una dietologa certificata con oltre otto anni di esperienza professionale, specializzata nella nutrizione umana e la regolazione di una dieta individuale corretta. Christine cambia la dieta dei suoi pazienti basandosi sulla loro anamnesi e il fabbisogno individuale. Istruzione: Laurea magistrale in Nutrizione umana e Sicurezza alimentare, e due Lauree in Scienze: Nutrizione e dieta clinica, e Nutrizione umana e Sicurezza alimentare. Inoltre, Christine continua ad approfondire le proprie conoscenze studiando per un dottorato in Scienze mediche e della nutrizione.

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