L’ANGURIA E IL DIABETE – ALIMENTAZIONE

Christine Zalnieraite

2021 mar 30

6 min leggi

PREMESSA 

Può o non può essere considerata l’anguria un frutto adatto per la dieta alimentare di un diabetico? Scopriamolo in questo articolo dedicato a un prodotto che tanto piace e conquista d’estate. 

L’anguria, conosciuta anche con il nome di cocomero è una pianta che fa parte della famiglia Cucurbitaceae, con origine nell’Africa tropicale. Le sue peculiarità principali sono il fusto erbaceo rampicante, la presenza di foglie molto larghe e la produzione di fiori. Spesso il suo peso si aggira intorno ai dieci o anche venti chilogrammi. Il suo frutto ovviamente voluminoso e dalla forma ovale o rotondeggiante, è robusto e massiccio: la buccia è liscia, consistente ma sottile, di colore verde e caratterizzata da diverse striature. All’interno la polpa è rossa, ma può essere anche gialla o bianca, a seconda della sua varietà. Questa è contraddistinta dai tipici semi (neri o bianchi). La caratteristica di questo frutto è la disponibilità esclusiva nel periodo estivo – da maggio a settembre. È un prodotto molto famoso e presente sulle tavole nell’area Mediterranea e si ritiene avere un potere saziante per il suo alto contenuto idrico al suo interno. 

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DELL’ANGURIA

L’anguria è un frutto costituito infatti per il novanta percento dall’acqua e il suo contenuto altamente zuccherino è composto da:

  • Fruttosio
  • Vitamina A
  • Vitamina C (81 mg per 100 g di prodotto)
  • Vitamina B (B1, B2, B6)

Tra le altre proprietà nutrizionali troviamo una buona presenza di fibre alimentari, proteine, sodio, potassio, calcio, glucidi e ferro, che verranno elencati più avanti. È priva di grassi. 

Se si analizzano i nutrienti di questo prodotto c’è il licopene, una sostanza antiossidante molto importante nella prevenzione dei tumori e per combattere i radicali liberi. 

Questo frutto può essere definito come un dissetante, depurativo ma anche un ottimo diuretico. Da ricordare la sua azione benefica per il fegato e i reni, senza escluderne la piacevolezza nelle giornate estive più bollenti.

L’anguria è ricca di sali minerali, utilissimi per contrastare quella stanchezza tipica della stagione calda.

Inoltre, l’ottima azione dimagrante e la sua presenza costante nelle diete, apporta un numero ridotto di calorie all’organismo – ne ha meno di venti per 100 grammi di polpa. La funzione lassativa del cocomero è in grado di migliorare lo smaltimento dei grassi.

CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI DELL’ANGURIA

Per esplicare al meglio le proprietà benefiche di questo frutto estivo, ecco l’elenco dei suoi componenti in 100 grammi di prodotto dove sono contenute appena 16kcal /65kj:

  • Acqua 92,30 g
  • Carboidrati 3,7 g
  • Zuccheri 3,7 g
  • Proteine 0,4 g
  • Colesterolo 0 g
  • Fibra totale 0,2 g
  • Sodio 3 mg
  • Potassio 280 mg, importante per equilibrare la circolazione arteriosa e curare le pareti muscolari
  • Ferro 0,2 mg
  • Calcio 7 mg, aiuta a rinforzare le ossa, regolando il tono muscolare
  • Fosforo 2 mg, utile produttore di energia
  • Magnesio 10 mg, ottimo per l’assorbimento dei minerali presenti nell’organismo
  • Vitamina B1 0,02 mg
  • Vitamina B2 0,02 mg
  • Vitamina B3 0,1 mg
  • Vitamina A 37 µg
  • Vitamina C 8 mg, aiutante del sistema immunitario
  • Grassi 0,15 g

Da questo elenco si può capire chiaramente come la bassa percentuale di zuccheri contenuti, permetta all’anguria di essere uno dei frutti più indicati per la dieta del diabetico, se assunta in fibra – proprio per l’elevato concentrato di elementi zuccherini in succo. 

I BENEFICI DELL’ANGURIA (ANCHE PER DIABETICI)

Come si è spiegato, l’anguria è un frutto costituito prevalentemente da acqua e la sua assunzione estiva garantisce il recupero dei sali minerali persi a causa della sudorazione. 

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Anche il problema della cellulite (soprattutto per le donne) viene contrastato da questa ingente presenza idrica nella sua polpa, fonte di miglioramento anche per la circolazione sanguigna. 

L’anguria è un ottimo strumento preventivo delle cistiti, molto spesso presenti durante la stagione calda. Si ricordano anche le sue caratteristiche antinfiammatorie e antiossidanti per aiutano la rigenerazione della pelle, combattendo i radicali liberi.

È bene conservare l’anguria in frigorifero e si consiglia di assaggiarla anche mescolandola a insalate, con l’aceto balsamico e negli spiedini di frutta: tutto questo renderà il pasto del diabetico più piacevole e originale.

L’ANGURIA E IL DIABETE

Sia la verdura che la frutta sono due elementi che non devono mai mancare nella dieta alimentare di una persona sana. Ma per quanto riguarda i diabetici, è possibile assumere un frutto di stagione come l’anguria – quella dolce, succosa e così ricca di zucchero? Alla domanda se l’anguria è un elemento adatto per l’alimentazione di un diabetico, la risposta è sì. 

L’anguria può essere considerata una buona alleata del diabete, grazie alla minor quantità zuccherina contenuta nella sua polpa. Come ogni alimento, anche l’anguria va consumata con moderazione: un diabetico dovrebbe evitare di assumere più di 100 grammi di questo frutto in una giornata (leggere il paragrafo qui sotto sulle Precauzioni per l’indice glicemico).

Tra le sostanze importanti per il paziente, nell’anguria è contenuta la citrulina, ottimo rimedio all’ipertensione arteriosa e in grado di contrastare i radicali liberi. Il suo basso contenuto energetico, oltre ai carboidrati più concentrati e al numero ristretto di zuccheri, permette all’anguria di venir classificata come un frutto appetibile per la dieta alimentare del diabetico. 

Tuttavia, ricordiamo che l’anguria è raccomandata in piccole dosi e con assunzione rara.

L’ANGURIA E LE PRECAUZIONI PER L’INDICE GLICEMICO

L’indice glicemico permette ai carboidrati assunti di aumentare i livelli di glicemia nel sangue. 

L’anguria viene descritta come un alimento ad alto IG, con un valore di riferimento pari a 72. Nonostante i benefici che ne derivano dalla sua assunzione, è consigliabile non sgarrare nelle quantità ingerite. Per le persone affette dal diabete, è buona abitudine mangiare fino a 200-300 grammi a settimana, dividendo la quantità prescritta in due oppure tre porzioni (preferibilmente come spuntino del mattino o merenda del pomeriggio) da 100 grammi per giorni alterni. 

LA FRUTTA E IL DIABETE

Il diabete non va sempre d’accordo con la frutta in generale. 

Sebbene le sue proprietà benefiche e i tanti vantaggi apportati da vitamine e sali minerali, a causa dei livelli troppo elevati di zucchero contenuti al suo interno, è raccomandato assumere la frutta con moderazione (circa 350 grammi al giorno per un soggetto diabetico medio). 

I soggetti affetti da diabete dovrebbero evitare banane, fichi freschi, uva e la frutta essiccata. Il resto della frutta può essere consumato ma bisogna fare attenzione questa sia fresca e non sottoforma di succo industriale, dove vengono aggiunti zuccheri o edulcoranti artificiali. 

Ma vediamo nel dettaglio tutti i tipi di frutta che un diabetico può gustare in tranquillità:

  • Kiwi
  • Agrumi
  • Ananas
  • Anguria
  • Pere
  • Pesche e Albicocche
  • Mele
  • Melone
  • Mandarini
  • Fragole
  • Frutti di bosco.

Ricapitolando, l’anguria così come tanti altri frutti apporta ottime proprietà all’organismo di un diabetico, nelle giuste proporzioni assunte, ma è sempre preferibile chiedere consiglio a un diabetologo per rendere la dieta il più personalizzata possibile.

Scritto da

Christine Zalnieraite

Christine è una dietologa certificata con oltre otto anni di esperienza professionale, specializzata nella nutrizione umana e la regolazione di una dieta individuale corretta. Christine cambia la dieta dei suoi pazienti basandosi sulla loro anamnesi e il fabbisogno individuale. Istruzione: Laurea magistrale in Nutrizione umana e Sicurezza alimentare, e due Lauree in Scienze: Nutrizione e dieta clinica, e Nutrizione umana e Sicurezza alimentare. Inoltre, Christine continua ad approfondire le proprie conoscenze studiando per un dottorato in Scienze mediche e della nutrizione.

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