IL PIEDE DIABETICO

Stefan Hartmann

2021 mar 15

9 min leggi

Il piede diabetico è sicuramente una delle condizioni che preoccupa maggiormente le persone che si trovano, spesso improvvisamente e inaspettatamente, ad affrontare questa patologia. Si tratta, infatti di una delle complicanze croniche principali che ne derivano e la sua definizione indica, in termini generici, tutte le problematiche che si possono sviluppare negli arti inferiori e che si presentano con diverse caratteristiche che dipendono da svariati fattori.

Generalmente il piede diabetico è collegato ad altre patologie che possono essere connesse o meno al diabete ma che devono, comunque, essere curate contestualmente al piede.

È importante ricordare che questa condizione non colpisce tutti i diabetici. Il suo insorgere, infatti, è generalmente preceduto da lunghi periodi, spesso anni, durante i quali il diabete è stato trascurato o non è stato curato in maniera appropriata e continuativa. In altri casi, il manifestarsi di questa complicazione si rivela essere, invece, il campanello d’allarme di un diabete che era già presente da tempo ma che non aveva causato alcun tipo sintomatologia.

TIPOLOGIE E SINTOMI DI PIEDE DIABETICO

Esistono due tipologie principali che dipendono dalle cause che lo provocano e che si manifestano, sia in termini di sintomatologia che di conseguenze, in maniere diverse: il piede neuropatico e il piede ischemico. Andiamo, dunque, a vedere quali sono le diverse varianti e i sintomi del piede diabetico che le caratterizzano. 

IL PIEDE NEUROPATICO

Il piede neuropatico, come dice la parola stessa, è causato dalla neuropatia diabetica e può colpire i nervi sensitivi, i nervi motori o i nervi vegetativi. 

Nel primo caso la conseguenza più grave è la perdita, sia parziale che totale, della sensibilità del piede e la conseguenza più grave è la diminuzione della soglia del dolore che, per quanto possa inizialmente sembrare un fattore positivo, può rivelarsi foriero di altre problematiche importanti. Nel momento in cui il paziente non avverte il freddo pungente o il calore eccessivo, corre il serio pericolo di ustioni o congelamento e non necessariamente in condizioni estreme ma anche semplicemente a seguito di una passeggiata sulla sabbia o sulla neve. Così come non sentirebbe il dolore di una calzatura troppo stretta che potrebbe causare lesioni al piede. 

Nel secondo caso vengono colpite le fibre nervose del piede con la conseguenza che queste reagiranno in modo disordinato agli stimoli inviati dal cervello. Alcune delle conseguenze che ne derivano sono la prominenza delle teste metatarsali, le dita a martello ed una generale deformazione della pianta del piede che comporta un ridotto e scorretto appoggio del piede.

Nel terzo e ultimo caso si incorre nel momento in cui sopravvengono danni ai nervi vegetativi e derivano dal malfunzionamento delle fibre nervose che regolano la secrezione delle ghiandole del piede. La conseguenza più immediata che si riscontra è la secchezza della pelle che può sfociare nella formazione di tagli e fessure che diventano un ricettacolo ottimale per i germi. 

Riassumendo, i sintomi del piede diabetico neuropatico più comuni sono caratterizzati da:

  • Intorpidimento, formicolio e parestesie del piede
  • Variazioni della sensibilità cutanea
  • Gonfiore a piedi e caviglie
  • Dita ad artiglio, a martello o sovrapposte
  • Alluce valgo
  • Accentuazione dell’arco plantare
  • Teste metatarsali prominenti
  • Ipercheratosi plantare (ispessimento della pelle) e secchezza della cute
  • Turgore venoso
  • Ulcere circolari sulla pianta del piede (a volte così profonde da arrivare fino alle ossa).

IL PIEDE ISCHEMICO

Il piede ischemico, a differenza del precedente, è causato da uno scarso afflusso di sangue al piede, la cui conseguenza principale è un restringimento dei vasi sanguigni. In linea generale colpisce entrambe le gambe e soprattutto le arterie sotto il ginocchio. 

Come nel caso del piede neuropatico, anche nel piede ischemico si incorre spesso nella formazione di ulcere come conseguenza della ridotta circolazione dovuta all’occlusione delle arterie e il trattamento più adeguato si basa sul ripristino, grazie a by-pass o interventi di angioplastica, della circolazione, dove sia possibile farlo. 

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I sintomi del piede diabetico ischemico sono:

  • Crampi al polpaccio e al piede che si accentuano camminando e generalmente si riducono con il riposo. Nelle forme più gravi, tuttavia, il dolore è presente anche a riposo e diventa più intenso durante la notte
  • Sensazione di freddo al piede
  • Pelle del piede pallida, lucida e sottile. Il pallore aumenta quando si è in posizione sdraiata e quando la gamba viene sollevata ma diventa rossa o violacea quando appoggiata a terra
  • Scarsa o nulla reazione al freddo e al caldo
  • Insensibilità a eventuali traumi
  • Presenza di ulcere sull’alluce, sul quinto dito, sul tallone o tra un dito e l’altro.

La comparsa dell’ulcera del piede diabetico però non si limita alle due classificazioni appena menzionate. Nei casi più gravi si può avere una combinazione del problema neuropatico e ischemico (ulcera neuro-ischemica) fino ad arrivare all’infezione di tutte le varianti sopra esposte. In questa eventualità le lesioni possono degenerare e provocare cancrena.}

Un altro segnale del potenziale inizio del piede diabetico è dato dalle unghie. In moltissimi casi i primi problemi nascono proprio da lì anche se, in condizioni normali, è una parte del corpo che viene poco considerata e trascurata. Le unghie del piede diabetico presentano delle caratteristiche di facile riconoscimento. Un’unghia incarnita, che cambia colore e ingiallisce e l’ispessimento o ipertrofia della lamina ungueale, accompagnati da rossore e gonfiore, sono sintomi che non vanno trascurati. Essendo i piedi le parti più estreme del corpo sono quelle che con maggiore facilità vanno incontro alle conseguenze provocate da una scarsa circolazione. Se questi segnali vengono sottovalutati c’è il rischio che inizi la necrosi del tessuto con il pericolo di formazione della cancrena. 

Se questo accadesse e nell’eventualità che le cure antibiotiche o topiche non dovessero essere di aiuto, nei casi più estremi, sarebbe necessario ricorrere all’amputazione del piede diabetico o di alcune parti di esso per scongiurare che l’infezione si diffonda alle zone circostanti. 

PREVENZIONE E CURA DEL PIEDE DIABETICO

Data la complessità e la molteplicità degli effetti collaterali e delle gravi conseguenze derivanti dal piede diabetico, è necessario che tutti i pazienti seguano un programma di prevenzione in modo da poter diagnosticare precocemente qualsiasi tipo di problematica e iniziare tempestivamente un trattamento terapeutico.

Le linee guida più recenti permettono di articolare la prevenzione sulla base di:

  • Identificazione del piede potenzialmente a rischio e visite periodiche.
  • Trattamento immediato delle lesioni. Il diabetico è spesso soggetto a calli e duroni che possono essere il preludio di una serie di conseguenze molto pericolose. Le ulcere del piede diabetico possono facilmente sfociare in cancrena, specialmente se scoppiate casualmente o intenzionalmente, e diventare la causa di amputazione dell’arto.
  • Uso di calzature adeguate o scarpe per il piede diabetico con cuscinetti in gel per pianta e metatarsi
  • Educazione e formazione dei pazienti e delle persone che li assistono.

Oltre alla normale prevenzione che viene quotidianamente attuata per mantenere i livelli di glucosio nei limiti della normalità, è necessario acquisire una serie di abitudini e seguire indicazioni specifiche. Alcune di queste sono:

  • Tenere i piedi controllati tutti i giorni.
  • Lavare i piedi tutti i giorni controllando preventivamente la temperatura dell’acqua con un termometro o con il gomito.
  • Asciugare bene i piedi ma con delicatezza e con panni morbidi.
  • Non usare strumenti taglienti per le callosità e le asperità della pelle
  • Non camminare a piedi scalzi.
  • Usare calze o calzini comodi, che non stringano e cambiarli ogni giorno. Evitare di usare calze e calzini con cuciture.
  • Tagliare le unghie con forbici con punte arrotondate e usare lime di cartone per rifinirle.

Due ultimi punti di particolare rilevanza sono la scelta delle scarpe per il piede diabetico, come già ricordato, e l’uso di creme idratanti. 

L’acquisto delle calzature è un momento importante e ci sono degli accorgimenti che si possono seguire per fare la scelta più giusta. Andare ad acquistare le scarpe di pomeriggio o di sera, quando i piedi sono un po’ più gonfi rispetto al mattino (e indossando calze o calzini) permette di provare una scarpa che, nei giorni successivi, si rivelerà essere più comoda. Ovviamente la scarpa deve comunque essere della propria misura. Inoltre, è importante verificare la larghezza della pianta, la morbidezza della suola e della punta e indossarle in maniera graduale in modo da abituare il piede.  

Durante i periodi più caldi o nelle giornate particolarmente intense è consigliabile cambiare le calzature almeno due volte al giorno per permettere al piede di respirare ed evitare che il sudore possa causare vesciche o lesioni. 

Un’altra corretta abitudine da inserire nella routine quotidiana è la cura del piede. Le creme idratanti per il piede diabetico riducono la sensazione di prurito causato dalla secchezza della pelle, ripristinano la barriera cutanea e rafforzano i meccanismi naturali della cute. Un aiuto professionale e mirato può essere richiesto ad un podologo che saprà consigliare i prodotti più opportuni compatibilmente al tipo di problematica che si è venuta a creare.

Specialmente quando la pelle è molto secca è consigliabile usare delle creme leggere e di facile assorbimento a base di urea senza trascurare nessuna parte. Sia per trovare sollievo che per tenere la situazione sotto controllo, dopo aver lavato i piedi si può fare un delicato massaggio che non si limiti alla parte anteriore per prevenire o arginare solo i problemi alle unghie ma che comprenda anche i lati, i talloni e le piante.

Sotto il punto di vista farmacologico le cure più adeguate consistono nell’assunzione di antibiotici per contrastare le infezioni, trattamenti per migliorare la circolazione sanguigna, terapia del dolore e l’utilizzo di prodotti specifici per favorire la cicatrizzazione di eventuali tagli e lesioni. 

Il piede diabetico è sicuramente una delle conseguenze più spiacevoli della malattia e attenersi alle indicazioni e alle terapie del proprio medico è di importanza vitale. Questa patologia comporta spesso dei cambiamenti radicali nella vita delle persone che ne sono affette ma è importante mantenere sempre positività e ottimismo che, assieme alle terapie farmacologiche e alla prevenzione, sono due medicine che non falliscono mai.  

Scritto da

Stefan Hartmann

Stefan Hartmann ha frequentato l'Università della Florida Centrale, lavorando al tempo stesso come assistente medico di pronto soccorso, con l'obiettivo di praticare medicina. Nel 2015, ha conseguito la laurea Magna Cum Laude in Scienze motorie. Ha continuato a lavorare a tempo pieno, ottenendo subito un posto come specialista a LA Fitness, aiutando persone di tutte le età a raggiungere i propri obiettivi, utilizzando allenamenti individuali personalizzati. Ha poi traslocato in Massachusetts, e ha completato il Programma di assistente medico dell'Università di Bay Path, dal 2016 al 2018. Ha lavorato come assistente medico in un centro di cure urgenti e di assistenza primaria. Stefan crede fermamente che le malattie croniche posso essere reversibili al 100% con l'alimentazione, l'esercizio fisico, l'uso di integratori specifici e modalità alternative.

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