ATTIVITÀ FISICA NEL DIABETE DI TIPO 2

Stefan Hartmann

2020 dic 17

6 min leggi

PREMESSA SULL’IMPORTANZA DELLO SPORT CON IL DIABETE

L’importanza dell’attività fisica è fondamentale se si parla di diabete. Assieme all’alimentazione, questa forma di rimedio naturale influisce positivamente sulla salute del paziente.

Partendo dal fatto che la pratica sportiva è un elisir di lunga vita, fornendo tanti benefici all’organismo di una persona, nei prossimi paragrafi verranno trattate le generalità del diabete mellito di tipo 2 in relazione all’attività fisica, amica e aiutante di questa patologia.

Il diabete di tipo 2 è una malattia metabolica che viene caratterizzata dall’iperglicemia cronica di due tipologie, anche entrambi presenti nel soggetto:

  • Insulino-resistenza, una sregolatezza dell’azione insulinica nei tessuti periferici (insulinodipendenti)
  • Deficit di sintesi di insulina, quando il pancreas produce una minor quantità dell’ormone

Molto spesso il deficit è una conseguenza della condizione di insulino-resistenza. 

Il diabete di tipo 2 colpisce prettamente gli adulti e sembra essere la varietà di diabete più diffusa nel mondo (90% dei malati di diabete). Questo tipo di problema ha tra le sue cause, motivi di ereditarietà ma anche fattori ambientali (aumento del peso, sedentarietà, dieta insana e non corretta dove i carboidrati abbondano, ma anche lo stress ne è parte).

CONSEGUENZE CHE SI POSSONO AVERE SENZA SPORT

L’aumento eccessivo di peso con la conseguente obesità sono riscontrabili nell’80% di casi riguardanti il diabete mellito di tipo 2.

A causa del tessuto adiposo, vengono rilasciate delle sostanze – quali la leptina, grassi liberi, resistina e adiponectina – che danno origine all’insulino-resistenza.

Sempre lo strato adiposo, apporta infiammazioni croniche a bassa intensità, che sono fonte di agenti chimici in grado di indebolire la resistenza all’insulina.

Le conseguenze di trascurare questa malattia, evitando o svolgendo un’attività fisica non performante, sono:

  • Rischio comprovato di morte precoce
  • Invalidità permanente
  • Maggiori problemi a livello cardiovascolare (ipertensione arteriosa e dislipidemie come l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia

Purtroppo, nella prima fase della malattia, il soggetto resta asintomatico fino a quando non compaiono le prime complicanze. Non ci sono segnali o sintomi che possano far intravedere l’arrivo del diabete di tipo 2. Gli unici campanelli d’allarme possono essere la stanchezza, la sete eccessiva, le minzioni frequenti, la difficoltà a dimagrire o la perdita di peso, la guarigione più lenta delle ferite e la visione offuscata.

Prevenire il diabete, ma anche dopo la sua scoperta, seguendo una dieta sana e svolgendo un’attività motoria costante, è l’unico rimedio a una malattia sempre più in aumento.

Certo, esistono gli ipoglicemizzanti orali e l’assunzione di insulina sintetica per combattere il problema in modo efficace e farmaceutico, ma resta il fatto che i benefici naturali di una dieta sana e del movimento, rendono la vita del diabetico più semplice e con meno conseguenze letali per il suo organismo.

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I BENEFICI DELL’ESERCIZIO FISICO

L’esercizio fisico per il diabetico è una soluzione naturale che abbassa i livelli di glicemia nel sangue e rende performante e rapida la prevenzione contro le complicanze troppo diffuse di questa malattia.

Ma ora analizziamo i benefici dell’attività motoria sull’organismo del diabetico:

  • Attivazione del metabolismo durante l’allenamento ma anche in fase successiva di riposo
  • Aumento della sensibilità dell’insulina (24/72 ore) con miglioramento del flusso cellulare del glucosio nei tessuti limitrofi
  • Riduzione e abbassamento dei livelli alti di glicemia nel sangue
  • Svuotamento delle riserve di glicogeno epatico e muscolare con una miglior azione dei carboidrati assunti che favoriscono il dimagrimento.

Il consiglio è di allenarsi a giorni alterni, soprattutto per favorire l’impatto altamente invasivo dello sport sul soggetto. Quando viene effettuata l’attività fisica, abbiamo molteplici benefici sul trasporto dello zucchero nelle varie aree del corpo:

  • Avviene il passaggio dal plasma al tessuto muscolare, lo sport ottimizza l’afflusso sanguigno dei muscoli, in conseguenza di un’accelerata azione cardiaca. Viene sviluppata anche la capillarizzazione periferica, determinante per il trasporto di glucosio
  • Fosforilazione, ovvero l’uso energetico del glucosio (enzima esochinasi) quando l’attività fisica è regolare e costante nel tempo
  • C’è una veicolazione dello zucchero nella membrana cellulare, così da rendere le cellule più sensibili al glucosio

Lo sport ha anche l’ottimo beneficio di smaltire i carboidrati assunti, svuotando le riserve epatiche e muscolari di glicogeno. 

Per quanto riguarda invece la prevenzione verso fattori di rischio letale (accennati sopra), lo sforzo fisico è capace di ridurre i livelli della pressione arteriosa, creando una miglior condizione cardiovascolare. Grazie al dimagrimento (con l’aiuto della dieta controllata), l’ipertensione viene migliorata nei rami nervosi centrali.

Qual è l’allenamento più adatto per il diabetico di tipo 2? Sicuramente parliamo di esercizi aerobici, come la corsa, il nuoto, il ciclismo e le camminate veloci

A un soggetto non allenato si consiglia di iniziare con calma e procedere a piccoli step per evitare di procurarsi traumi che possano incidere maggiormente sulla sua condizione diabetica. Per questo è molto importante svolgere un’attività fisica a livello moderato e prudente: 30 minuti di attività al giorno aiutano il soggetto a migliorare la propria condizione.

Lo sport di tipo aerobico fa abbassare i livelli della trigliceridemia, con un’ottimizzazione della gestione glicemica.

Tra gli altri benefici, la colesterolemia ne risente in maniera positiva, anche se il colesterolo generale non sempre trova riduzione in questa maniera. Il rischio di aterosclerosi e coronaropatie si abbassa invece drasticamente.

Ricapitolando, l’attività fisica:

  • Deve essere eseguita ogni due giorni, quindi dalle tre alle cinque volte a settimana, per non perderne l’efficacia
  • Bastano 30 minuti al giorno fino a un massimo di 60 minuti di azione moderata, con l’aggiunta di 10 minuti di riscaldamento e stretching finale
  • La maggior parte degli sport sono consentiti, meglio però evitare quelli più pericolosi. Scegliere un’attività aerobica è d’aiuto per migliorare le funzionalità e gli stati metabolici come il sistema cardiocircolatorio e respiratorio
  • L’intensità da mantenere durante l’allenamento è molto importante e dovrebbe essere moderata 
  • Aiuta la forza muscolare, migliora la massa magra e il dispendio calorico
  • Il suo carico di preparazione è di svolgere 8/10 esercizi per i muscoli maggiori e 1/3 serie da 10 o 15 ripetizioni per ciascuna

Si consiglia di iniziare l’attività fisica con una persona preparata al proprio fianco, in modo da evitare altre problematiche che possono limitare lo sport o farlo interrompere nel breve periodo, provocando complicazioni e peggioramenti del diabete.

Terminiamo questo articolo parlando delle attività motorie da praticare in presenza di queste complicazioni del diabete:

  • cardiopatia ischemica, evitare gli sport che producono sforzi eccessivi e dolore, con un eccesso della frequenza cardiaca. L’attività deve essere moderata o anche bassa
  • nefropatia diabetica, gli sport più indicati sono la marcia, il nuoto e la bicicletta, con movimento a intensità moderata
  • retinopatia diabetica, gli sport ad alta pressione arteriosa vanno evitati (sollevamento pesi ad alta intensità), così come quelli a contatto fisico (combattimento)
  • neuropatia sensitivo-motoria, meglio scegliere esercizi senza carico come il nuoto e la bicicletta stazionaria, per non creare eventi traumatici ai piedi
  • neuropatia autonomica, preferire esercizi leggeri, mantenendo una buona idratazione

I benefici dell’attività motoria sono immensi, ma vanno sempre ricordate le precauzioni da prendere per non rendere lo sport un problema ulteriore alla condizione diabetica. Di certo, fare un buon movimento quotidiano e seguire una dieta varia ed equilibrata aiuterà il soggetto a sentirsi meglio e recuperare uno stato di salute che gioverà al suo organismo.

Scritto da

Stefan Hartmann

Stefan Hartmann ha frequentato l'Università della Florida Centrale, lavorando al tempo stesso come assistente medico di pronto soccorso, con l'obiettivo di praticare medicina. Nel 2015, ha conseguito la laurea Magna Cum Laude in Scienze motorie. Ha continuato a lavorare a tempo pieno, ottenendo subito un posto come specialista a LA Fitness, aiutando persone di tutte le età a raggiungere i propri obiettivi, utilizzando allenamenti individuali personalizzati. Ha poi traslocato in Massachusetts, e ha completato il Programma di assistente medico dell'Università di Bay Path, dal 2016 al 2018. Ha lavorato come assistente medico in un centro di cure urgenti e di assistenza primaria. Stefan crede fermamente che le malattie croniche posso essere reversibili al 100% con l'alimentazione, l'esercizio fisico, l'uso di integratori specifici e modalità alternative.

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